Nuovi dettagli emergono nel caso della giornalista di Fasano, Patrizia Nettis: la famiglia chiede verità sul possibile omicidio.
La tragica scomparsa di Patrizia Nettis, la giornalista 41enne ritrovata senza vita nella sua abitazione a Fasano il 29 giugno, continua a sollevare interrogativi portando sempre di più all’ipotesi omicidio. Il caso, inizialmente archiviato come suicidio, è ora al centro di richieste di indagini più approfondite da parte della famiglia. Un elemento in particolare desta perplessità: la chiamata a un’agenzia di pompe funebri avvenuta 15 minuti prima della dichiarazione ufficiale della morte.
Le dichiarazioni del padre e l’intervento delle autorità
Il padre di Patrizia, Vito Nettis, ha rivelato dettagli inquietanti. Arrivati a Fasano dopo la notizia del decesso, i genitori hanno trovato l’agenzia di pompe funebri già sul posto. Vito ha scoperto poi che l’agenzia era stata contattata alle 13.45, quindici minuti dopo il ritrovamento del corpo e prima della conferma ufficiale della morte, avvenuta alle 14.00. Questa telefonata è stata effettuata dall’avvocato Vittorio Saponaro, su incarico del sindaco Francesco Zaccaria.
Il dettaglio cruciale nel racconto del padre
Il padre esprime stupore e sconcerto per la rapidità con cui è stata organizzata la rimozione della salma, contrapposta alla mancanza di indagini dettagliate come autopsia e sequestro della scena. La famiglia Nettis, inoltre, pone dubbi sulle affermazioni iniziali delle autorità riguardo alla natura volontaria del decesso, in assenza di prove concrete.
Un ulteriore aspetto torbido riguarda uno scambio di messaggi, più di 400, tra un imprenditore (unico indagato al momento) e un politico locale. Questi messaggi, dal contenuto minaccioso, sono stati scambiati la notte della morte di Nettis. Nonostante non si conoscessero direttamente, i due avrebbero parlato per ore quella notte, con toni che fanno emergere un chiaro intento di vendetta contro la giornalista.
Rosanna Angelillo, madre di Patrizia, ha espresso il suo sgomento e disapprovazione per il comportamento e le parole degli uomini coinvolti in questi scambi di messaggi. Definendoli maschilisti e privi di umanità.
In conclusione, la morte di Patrizia Nettis rimane avvolta nel mistero. La famiglia, supportata da una parte dell’opinione pubblica, continua a chiedere chiarezza e verità. Sperando che ulteriori indagini possano far luce su una vicenda ancora piena di interrogativi irrisolti e circostanze sospette.